Riporto il testo di una mail dell'Ufficio Provinciale Agricoltori di Piacenza, che credo sia molto importante dibulgare, riguardo il decreto latte..


Confagricoltura
Gent. Signora, Egr. Signore,
chiediamo qualche minuto della sua attenzione per informarla su una questione di vitale importanza per il settore agricolo, ma che riguarda tutti i cittadini.

Avrà certo sentito parlare altre volte del problema delle QUOTE LATTE, che da parecchi anni interessa periodicamente i media. Si tratta in effetti di una faccenda lunga e complessa, che condiziona il settore zootecnico da quasi 25 anni. Non è facile riassumerla in poche righe: le basti sapere però che essa ha costretto la grandissima maggioranza dei produttori ad affrontare negli ultimi anni forti investimenti (il più delle volte ricorrendo all'indebitamento bancario) semplicemente per acquistare il diritto a produrre, appunto le QUOTE LATTE, così come imponevano le norme comunitarie e le leggi dello Stato.
Ve ne furono altri, pochi in verità, che non si piegarono alle regole comuni, che rifiutarono ogni occasione che fu loro data (e furono parecchie) per rientrare nell'alveo della legalità, e che continuarono a produrre il proprio latte senza preoccuparsi delle conseguenze: furono loro, qualche anno fa, ad effettuare blocchi stradali, a presidiare aereoporti, a scontrarsi in qualche caso con le forze dell'ordine. E' importante che lei sappia che tutto ciò è costato al nostro Paese, e quindi a lei come contribuente, circa 3 miliardi di Euro: le multe che nel corso degli anni la Comunità Europea ha comminato all'Italia per il mancato rispetto delle regole, infatti, non sono state pagate da chi ha violato la legge, ma da tutti noi, anche da lei!
Purtroppo il problema non finisce qui! Nelle scorse settimane il Governo ha emanato un Decreto Legge con il quale la partita si riapre: esso permetterà agli allevatori che si sono sempre infischiati della legge, con le conseguenze che abbiamo visto, di vedere sanata con poca spesa (per altro rateizzata in 30 anni e di dubbia esigibilità) la loro situazione, e addirittura di essere privilegiati, nei confronti dei loro colleghi che hanno rispettato le regole, nell'attribuzione del contingente di nuove QUOTE LATTE che il Ministro Zaia ha recentemente ottenuto da Bruxelles.
Questo è ciò che ci premeva che lei sapesse. Le precisiamo che ad oggi gli allevatori in regola sono circa 40.000, quelli che il Governo ha voluto premiare con il suo provvedimento sono poco più di 600. Nelle prossime settimane il nostro sforzo sarà volto ad evitare che questo incredibile decreto, che premia pochi disonesti a spese di tutti gli altri, venga convertito in legge, o quanto meno ad ottenere che ne vengano modificate le parti più scandalose: lo faremo senza recare alcun disturbo ai cittadini, ancora una volta senza violare le leggi, contando sulla forza dei nostri argomenti e non sul ricatto. Difficilmente vinceremo questa battaglia; vi sono cause, tuttavia, per le quali vale la pena di combattere indipendentemente dal risultato che ci si aspetta: è una questione di rispetto per sé stessi.

Nel ringraziarla per la sua attenzione le chiediamo, se potrà farlo e se siamo riusciti a convincerla delle nostre ragioni, di diffondere ad amici e conoscenti questo messaggio.

Unione Provinciale Agricoltori di Piacenza
Tel. 0523/596711
e-mail: sede.piacenza@confagripc.it